Fare bene e con cura la raccolta differenziata in questo momento storico è di fondamentale importanza. Attuarla in modo adeguato consente di riciclare al meglio la maggior quantità possibile di rifiuti che altrimenti si troverebbero dispersi nell’ambiente o inviati agli inceneritori . Per questo è necessario che i cittadini siano correttamente informati e che le istituzioni siano ben organizzate. In questo articolo si scoprirà cos’è, a cosa serve la raccolta differenzia e come farla nel modo corretto. CHE COS’È LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E A COSA SERVE Nonostante sia un’attività di primaria importanza per la salvaguardia dell’ambiente sono in molti a non avere ancora le idee chiare su cosa sia la raccolta differenziata e quanto sia fondamentale per salvare l’ambiente nella crisi in cui si trova il pianeta. La raccolta differenziata, nel concreto, è la separazione di tutti i materiali riciclabili da quelli non riciclabili. L’amministrazione pubblica locale, cioè municipalità, regione, provincia o comune, si organizza a partire da una base condivisa per gestire al meglio questa attività. In alcune zone è possibile trovare i cassonetti a bordo strada, in altre vi è un calendario da rispettare con dei giorni di raccolta differenziata specifici in cui lasciare determinati rifiuti davanti a casa per la raccolta. Vengono gestite in queste modalità la raccolta di: secco indifferenziato; carta e cartone; vetro; alluminio e metalli; organico; plastica. In alcuni casi, invece è necessario recarsi all’isola ecologica più vicina per il corretto smaltimento. Ad esempio per i rifiuti: ingombranti; elettrici; speciali. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA: UNO SFORZO CONDIVISO La difficoltà nel fare la raccolta differenziata è che si tratta di un lavoro sinergico in cui sia le istituzioni che i cittadini svolgono un ruolo fondamentale. La pubblica amministrazione deve avere: un programma ben strutturato; luoghi adeguati a cui destinare i rifiuti; operatori ecologici; attrezzature per la raccolta. Altrettanto centrale è l’impegno del singolo cittadino e delle famiglie. Ognuno in casa deve organizzarsi in modo tale da tenere i rifiuti suddivisi nel modo corretto. I genitori devono educare i figli al rispetto dell’ambiente anche attraverso questa organizzazione quotidiana, ma prima ancora sono loro stessi a dover trovare tutte le strategie necessarie per non fare errori a partire da una corretta informazione. RACCOLTA DIFFERENZIATA: ALCUNI CONSIGLI UTILI Nella raccolta differenziata per ogni materiale ci sono errori comuni che possiamo evitare per attuarla al meglio. Ecco alcune indicazioni importanti: Vetro Tutti i contenitori devono essere lavati. Si possono gettare nel vetro bottiglie, barattoli, vasi e bicchieri; mentre non si possono inserire lampadine, specchi, neon, bicchieri di cristallo e contenitori in pirex. Quando si effettua il lavaggio è bene utilizzare meno acqua possibile. Carta Le confezioni di carta e cartone devono essere schiacciate per diminuirne le dimensioni. Si possono riciclare tutti i cartoni non plastificati e non sporchi di cibo o olio. Ad esempio non vanno nella raccolta della carta i cartoni della pizza, la carta da forno, piatti e bicchieri. Umido Tutti i rifiuti organici possono essere gettati in questo contenitore insieme ai tovaglioli di carta non plastificata. Bisogna fare attenzione ad utilizzare sacchetti biodegradabili. Un’alternativa valida per la raccolta e lo smaltimento dell’umido è dotarsi di un bidone per il compost. Questa è un’alternativa non solo amica dell’ambiente, ma anche economica. Consente la corretta chiusura del ciclo dei rifiuti, visto che l’organico costituisce circa un terzo del totale della spazzatura domestica e fornisce un concime organico naturale. Indifferenziata In questa raccolta vanno tutti i materiali sporchi, ma anche cd, dvd, giocattoli, fiori finti, spazzolini ecc. Ricordiamo che bicchieri, piatti e tazze di ceramica non vanno gettate nel vetro ma nell’indifferenziata. LA PLASTICA NELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA In questo periodo storico il problema della plastica è tra i più importanti. Non solo è necessario intervenire per diminuire la produzione di plastica, ma è fondamentale agire anche per il suo corretto smaltimento e riciclaggio. Solo così sarà possibile ridurre l’inquinamento provocato da questo materiale che genera gravi danni all’ambiente. Come fare? I primi passi per garantire il corretto riciclo della plastica sono: pulirla da residui di cibo, colla, vernici o altro; togliere le etichette di carta; schiacciare i contenitori rendendoli piatti. Quando si fa la raccolta differenziata va ricordato che esistono diversi tipi di plastica. Per riconoscere la plastica non riciclabile ci sono dei simboli che possono aiutarci. Sul contenitore andiamo alla ricerca del triangolo formato da tre frecce, se al centro troviamo il numero 07 significa che quella plastica deve essere gettata tra i rifiuti non riciclabili. Ad esempio, non possiamo mettere tra la plastica: i giocattoli; le capsule del caffè; le siringhe; le posate (mentre i piatti e i bicchieri si possono riciclare); tutti i contenitori sporchi o contaminati da altri materiali come colla o etichette ecc. Invece, si possono riciclare: bottiglie; sacchetti; vaschette alimentari; pellicole; flaconi e dispenser; taniche (in caso di fluidi pericolosi è bene rivolgersi all’isola ecologica più vicina); vasi; piatti e bicchieri. Per garantire un futuro migliore al pianeta e alle prossime generazioni la raccolta differenziata è importante. Per quanto riguarda la plastica è necessario agire alla radice cercando di disincentivarne la produzione attraverso i propri acquisti, perché purtroppo la percentuale di riciclo è ancora troppo bassa rispetto alla plastica nuova prodotta ogni anno. Ad esempio, per le pulizie della casa è possibile orientarsi sui refill di R5 che sono privi di questo materiale o sui kit che includono un diffusore riutilizzabile per ridurre l’inquinamento da plastica.