La plastica fa parte del nostro vissuto quotidiano: la troviamo attorno agli alimenti, agli elettrodomestici, agli indumenti, ai giochi, e persino la cosmesi ne è pervasa. Non tutte le plastiche sono uguali, ovviamente; alcune sono facilmente identificabili, mentre altre sono più difficili da riconoscere. In questa ultima categoria rientrano le plastiche microscopiche rilasciate nell’ambiente, estremamente dannose per il Pianeta per via della loro impossibilità di recupero. Le microplastiche contenute nei cosmetici sono tantissime e rimangono un problema serio per l’ambiente e per la nostra salute; come è possibile riconoscere la presenza di queste particelle nei nostri prodotti beauty? E come si eliminano? Scoprilo insieme a noi! Microplastiche nei cosmetici: cosa sono?L’inquinamento da plastica è uno degli inquinamenti più dannosi per la fauna e la flora marina, perché porta a uno stravolgimento della catena alimentare e al deterioramento delle barriere coralline. Questo include anche l’azione nociva provocata da minuscole plastiche contenute nei cosmetici, dette microplastiche.Le microplastiche nei cosmetici sono particelle sintetiche che fino al 2020 erano abbondantemente presenti in tantissimi prodotti di bellezza di uso quotidiano, quali: Dentifrici Scrub Gommage Peeling In particolare, le microplastiche nei cosmetici sono presenti in tutti quei prodotti beauty il cui fine è esfoliare la pelle e renderla più morbida. Se da un lato gli scrub rappresentano un ottimo alleato per la bellezza, in quanto utili a eliminare le cellule morte, dall’altro sono veramente dannosi per l’ambiente: un esfoliante standard per viso o corpo può contenere oltre 360mila microsfere plastiche, che con un solo risciacquo vengono rilasciate prima nel sistema fognario e poi nei mari e negli oceani. Basta poco per capire quanti danni provoca questo nemico invisibile, sia a flora e fauna marittima, e di conseguenza anche alla nostra salute. Per il loro uso frequente e su larga scala, le microplastiche derivanti dai cosmetici costituiscono una fonte di inquinamento marino preoccupante. Come è possibile risolvere la situazione?Ad oggi fortunatamente, molti Paesi, compreso il nostro, hanno intrapreso iniziative concrete per abolire le microplastiche dai cosmetici: in Italia non è più possibile inserire microplastiche cosmetiche dal 1° gennaio 2020, ma questo non significa che non è possibile svolgere la propria parte e contrastare l’effetto delle microplastiche nel quotidiano e soprattutto ci sono brand che usano microplastiche che non sono ancora contenute nell’elenco pubblicato. Come riconoscere le microplastiche nei cosmetici?Il primo passo da seguire è davvero semplice: controllare i cosmetici che abbiamo in casa e leggere le informazioni presenti sull’etichetta, dove per legge gli ingredienti sono indicati in ordine decrescente di peso fino alla soglia dell’1%. Cosa cercare nello specifico? Le microplastiche in cosmesi si identificano con: Polietilene Polipropilene Se trovi uno o entrambi di questi materiali, accertati della provenienza di questi prodotti! Per essere consumatori consapevoli è fondamentale porre attenzione all’etichetta di ciò che acquistiamo. Eliminare le microplastiche: le alternative greenIn seguito alle restrizioni degli ultimi anni che bandiscono l’inserimento di microplastiche nei cosmetici, molte aziende, per ridurre questi inquinanti, hanno cominciato ad offrire alternative. Le proposte più valide risultano essere realizzate a partire da ingredienti di origine naturale. Questi prodotti risultano più economici di molti altri che, pur essendo di lusso, contengono alte quantità di sostanze dannose. Come eliminare una volta per tutte le microplastiche dalla nostra routine di bellezza quotidiana? Semplice, optando per alternative green a discapito dei prodotti industriali. Gli scrub, gli esfolianti, e tutta la gamma di prodotti beauty per levigare la pelle, trovano nuovi ingredienti per svolgere l’azione levigante: Uva; gli acini di questo gustoso frutto contengono sostanze preziose per la cura quotidiana della nostra pelle. È il caso del resveratrolo, fenolo non flavonoide che aiuta a contrastare l’insorgenza di macchie cutanee senili Miele Sciroppo d’acero Per realizzare degli scrub è possibile ricorrere al fai da te, impiegando nella realizzazione dei prodotti: Sale da cucina, ottimo per purificare l’epidermide Zucchero, che esfolia senza seccare Farina di avena, da preferire in caso di pelle delicata e sensibile Caffè, spesso utilizzato per donare luminosità e morbidezza Evitare le microplastiche: scegli i prodotti giusti Un’altra strategia per evitare le microplastiche? Acquistare prodotti per la persona ecosostenibili, che rispettano la pelle e l’ambiente che ci circonda. Proprio come fa il Detergente Viso Illuminante Solido di R5 Living: Contiene il 97% di ingredienti di origine naturale È totalmente privo di siliconi e microplastiche Deterge e purifica in profondità Ha una formula sulfate-free indicata anche per le pelli più sensibili Aderisci anche tu al movimento Smart Plastic: liberiamoci dalla Plastica inutile e dannosa, e utilizziamola per quello che serve davvero!