Nel 2020 ogni cittadino europeo ha prodotto, in media, 530 kg di rifiuti, 9kg in più del 2020 e 63 kg in più rispetto al 1995. Solo una parte dei rifiuti, lo sappiamo, viene riciclata. Gran parte del resto finisce ancora in discarica o negli inceneritori.L'Europa non può permettersi di continuare con questa pratica e spreca un'opportunità essenziale per migliorare l'efficienza delle risorse. Evitare che prodotti e materiali diventino rifiuti il più a lungo possibile e trasformare i rifiuti che non possono essere evitati in risorse sono passi fondamentali per realizzare un'economia più verde e circolare. .Per proteggere l'ambiente e la salute umana, la Direttiva Quadro sui Rifiuti (nei suoi aggiornamenti) ha due obiettivi chiave: prevenire e ridurre gli impatti negativi causati dalla produzione e dalla gestione dei rifiuti e migliorare l'efficienza delle risorse. La direttiva definisce una "gerarchia" che gli Stati membri dell'UE devono applicare nella gestione dei rifiuti. La gerarchia dei rifiuti è un sistema di classificazione utilizzato per le diverse opzioni di gestione dei rifiuti in base a quale sia la migliore per l'ambiente. L'opzione preferita è ovviamente la prevenzione dei rifiuti, mentre quella meno preferita è lo smaltimento in discarica. PrevenzioneL'idea di evitare che i rifiuti diventino tali è essenziale ed è l'opzione preferita nella gerarchia dei rifiuti. Per esempio eliminare il packaging dove non ha una reale funzione di salvaguardia del prodotto consente di evitare un rifiuto certo. Quando si interviene per evitare che i rifiuti si formino, semplicemente ci sono meno rifiuti. Meno rifiuti significa meno necessità di riutilizzare i prodotti, meno smaltimento e, soprattutto, meno rifiuti in discarica.Possiamo prevenire i rifiuti utilizzando meno materiali ed evitando quelli non necessari durante la progettazione, la produzione e l'imballaggio dei prodotti. Ciò significa anche utilizzare meno materiali pericolosi, ove possibile. La priorità più alta, evitare e ridurre la produzione di rifiuti, incoraggia la comunità, l'industria e il governo a ridurre la quantità di materiali vergini estratti e utilizzati. L'obiettivo è massimizzare l'efficienza ed evitare i consumi superflui attraverso comportamenti quali: scegliere articoli con il minor numero di imballaggi o che richiedano il minor numero di risorse per la loro produzione evitare prodotti usa e getta o materiali monouso l'acquisto di prodotti riutilizzabili, riparabili, ricaricabili, riciclati o riciclabili utilizzare gli avanzi di cibo invece di buttarli via. RiutilizzoQuando si creano rifiuti, la gerarchia dei rifiuti dà la priorità al riutilizzo. Ove possibile, il riutilizzo di prodotti e materiali prima che diventino rifiuti è l'opzione migliore. Per esempio se si riducono gli imballaggi in plastica a favore di imballaggi ricaricabili, si evita di immettere nel sistema materiale destinato a diventare rifiuto.Pulendo, riparando e rimettendo a nuovo gli oggetti, possiamo aumentare in modo significativo il numero di quelli che riutilizziamo. Poiché sempre più prodotti monouso vengono sostituiti da alternative riutilizzabili, il riutilizzo è più accessibile che mai. Esempi comuni sono le bottiglie/tazze riutilizzabili per le bevande in viaggio e le borse della spesa riutilizzabili. O ancora i sistemi di flaconi ricaricabili per detersivi e shampoo.Quando non è possibile evitare e ridurre i rifiuti, l'opzione preferita è il riutilizzo dei materiali senza ulteriori lavorazioni, evitando i costi dell'energia e delle altre risorse necessarie per il riciclaggio. Ad esempio, molti articoli domestici e industriali possono essere riparati, riutilizzati, venduti o donati a enti di beneficenza. RiciclaggioIl riciclaggio è la soluzione più ecologica quando si tratta di smaltire i rifiuti. Il riciclaggio trasforma essenzialmente i nostri rifiuti in un nuovo articolo o prodotto, riducendo la quantità di materie prime necessarie.Oggi la maggior parte degli articoli che utilizziamo può essere riciclata. I prodotti di uso quotidiano che possiamo riciclare includono carta, cartone, vetro, legno, metallo e la maggior parte delle materie plastiche.Il riutilizzo (senza ulteriori lavorazioni) e il riciclaggio (lavorazione dei materiali di scarto per ottenere prodotti uguali o diversi) mantengono i materiali nell'economia produttiva e apportano benefici all'ambiente, riducendo la necessità di nuovi materiali e l'assorbimento dei rifiuti. Il recuperoIl recupero è l'opzione migliore quando non possiamo applicare le prime 3 R della gestione dei rifiuti nella gerarchia dei rifiuti. Per i rifiuti che non possiamo riciclare, può essere possibile recuperare energia sotto forma di "termovalorizzazione".La termovalorizzazione è il processo di incenerimento dei rifiuti non riciclabili per produrre elettricità. La termovalorizzazione contribuisce a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili e a diminuire le emissioni di carbonio.Anche il compostaggio è un metodo che utilizziamo quando non possiamo riciclare i materiali. Il compostaggio trasforma i rifiuti organici in cibo ricco di nutrienti per le piante. Nelle fasi di compostaggio dei rifiuti organici si può anche produrre biogas e quindi di nuovo energia. SmaltimentoL'opzione meno sostenibile nella gerarchia dei rifiuti e la nostra ultima risorsa è la discarica e l'incenerimento quando non è possibile il recupero energetico. La gerarchia dei rifiuti è un insieme di priorità per l'uso efficiente delle risorse. La prevenzione e il riutilizzo dei rifiuti sono le opzioni preferite, seguite dal riciclaggio (compreso il compostaggio) e dal recupero di energia, mentre lo smaltimento dei rifiuti in discarica dovrebbe essere l'ultima risorsa. La legislazione europea sui rifiuti stabilisce anche obiettivi specifici per aumentare il riciclaggio di determinati flussi di rifiuti, come le apparecchiature elettroniche, le automobili, le batterie, l'edilizia, la demolizione, i rifiuti urbani e gli imballaggi, nonché per ridurre il conferimento in discarica dei rifiuti biodegradabili.La finalità della gerarchia dei rifiuti è ottenere il massimo beneficio concreto dai prodotti e di generare la minima quantità di scarti.Nel nostro piccolo e da nostro DNA ci stiamo impegnando ad agire nel rispetto della gerarchia dei rifiuti. Alla base del nostro progetto c’è proprio la volontà di evitare gli sprechi e come esplicitato anche nel nostro logo, vogliamo Ripensare al modo in cui si producono e consumano le risorse: noi progettiamo prodotti senza acqua o con pochissima acqua per evitarne il trasporto e con packaging riutilizzabile Ricaricare anziché buttare, dare lunga vita a prodotti che per proprie caratteristiche sono fatti per durare e non per essere buttati Riutilizzare il più possibile, anche risorse che sono scarti di altre industrie. Nei nostri prodotti casa utilizziamo tensioattivi derivanti dallo scarto delle lavorazioni del mais, della barbabietola e della canna da zucchero. In molti dei nostri prodotti solidi (e lo sarà a breve per tutti) recuperiamo scarti dall’industria alimentare, come le bucce di lime o i noccioli di oliva Riciclare: lavoriamo solo con packaging riciclabile. Laddove possiamo lo eliminiamo, ma dove è essenziale lo riduciamo al minimo (compact by design) e lo utilizziamo solo se è riciclabile, preferendo anche sempre che sia almeno in parte riciclato E poi abbiamo la nostra personalissima R, che è quella di Rilassarci, di sentirci felici di aver dato il nostro contributo, con piccoli gesti quotidiani e tutti insieme. Fonti:https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Municipal_waste_statistics#Municipal_waste_generationhttps://ec.europa.eu/environment/green-growth/https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=LEGISSUM%3Awaste_hierarchyhttps://www.nonsoloambiente.it/eurostat-in-europa-aumentano-i-rifiuti-urbani#:~:text=Nel%202020%20ogni%20cittadino%20europeo,%2C7%25%20rispetto%20al%202005.