Il popolo degli elfi, storia di un ecovillaggio storico italiano

Il popolo degli elfi, storia di un ecovillaggio storico italiano

È possibile vivere in sintonia con l’ambiente circostante? Il popolo degli elfi è una delle più note comunità autosostenute in Italia, scopriamola.

Gli ecovillaggi sono comunità autogestite all’insegna del vivere sostenibile. Ma come sono le comunità sostenibili e come funzionano? Tra gli ecovillaggi italiani più importanti ricordiamo Il popolo degli elfi. Scopriamo di più su questo stile di vita attraverso questa comunità storica in Italia. Vediamo come sono organizzati, che stile di vita portano avanti, come gestiscono diversi aspetti della quotidianità.

ECOVILLAGGI: IL POPOLO DEGLI ELFI

Nasce nel 1980 vicino a Sambuca Pistoiese quello che oggi è conosciuto come il popolo degli elfi. Si tratta di una comunità composta da più di 150 individui che dagli anni ’80 a oggi ha occupato terre e ruderi abbandonati per dargli nuova vita. La popolazione si suddivide in quattro villaggi e quattordici coloniche dove si pratica uno stile di vita il più possibile sostenibile. Ad esempio, alcune case non hanno l’elettricità e cercano di essere autosufficienti. Le abitazioni sono raggiungibili solo a piedi anche se possono distare le une dalle altre persino un’ora di cammino.

 

ECOVILLAGGI: COMUNITÀ’ SOSTENIBILI

L’obiettivo del popolo degli elfi è quello di vivere quanto più possibile in modo sostenibile. Ecco, dunque, che all’interno dell’ecovillaggio si attuano alcune pratiche quali:

  • Coltivazione e autoproduzione di generi alimentari

Nell’ecovillaggio si raccolgono erbe e frutta che crescono spontaneamente; si coltivano cereali, olive, castagne e ortaggi vari. Ogni bene viene messo in condivisione e ripartito tra i villaggi.

  • Allevamento autonomo

Si alleva il bestiame per soddisfare solo i propri bisogni di sussistenza e per vivere in totale armonia con la natura. I prodotti vengono suddivisi secondo i bisogni dei villaggi.

  • Cassa comune

L’ecovillaggio è munito di una cassa comune per gli acquisti di quei beni che non vengono autoprodotti e che servono a soddisfare i bisogni di tutti. L’ispirazione è quella della condivisione, solo così questo strumento funziona.

  • Baratto

Per quanto possibile si cerca di evitare di acquistare beni e, dunque, sia tra i villaggi della comunità che con altre realtà si pratica il baratto.

AUTOGESTIONE E SCUOLA DEGLI ECOVILLAGGI

Le parole d’ordine nell’ecovillaggio del popolo degli elfi sono: autogestione e vita in comunità. Per vivere in massimo grado in armonia con la natura è necessario slegarsi da sistema di consumo tipico della società contemporanea e cercare di seguire i ritmi della terra. La vita in comunità è l’unico modo per uscire dagli schemi precostituiti. Far funzionare un modo di vivere di verso significa condividere, vivere insieme, supportarsi a vicenda. Anche aspetti molto importanti, come l’istruzione, nell’ecovillaggio si svolge in 

autogestione con la collaborazione di insegnanti esterni e attuando progetti educativi differenziati, ma riconosciuti come scuola paritaria. La scuola autogestita è un progetto pedagogico molto interessante.

LA VITA IN COMUNITÀ’ DEGLI ECOVILLAGGI

L’obiettivo del popolo degli elfi è quello di organizzare in modo armonico spazi individuali e comunitari. Il lavoro è svolto sia in modo individuale sia in collettività, in relazione. Un evento importante è la festa dei raccolti che contribuisce a unire le persone: ogni luna piena i villaggi attuano pratiche di condivisione in cerchio. Anche le feste dedicate alle semine e ai raccolti sono fondamentali, in queste occasioni si celebra il lavoro svolto e l’affiatamento aumenta. Inoltre tutte le persone esterne che lo desiderano possono scoprire da vicino la comunità visitandola e contribuendo alla loro organizzazione. 

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