Riciclabilità del Tetrapak: come funziona e cosa bisogna sapere

Riciclabilità del Tetrapak: come funziona e cosa bisogna sapere

Il Tetra Pak è un materiale molto comune utilizzato per l'imballaggio di alimenti e bevande, come latte, succhi di frutta e salse. È composto da più strati di materiali diversi: cartone (circa il 75%), polietilene (circa il 20%) e alluminio (circa il 5%). Questa combinazione di materiali rende il Tetra Pak leggero, resistente e in grado di proteggere il contenuto da luce, aria e umidità, garantendo la freschezza del prodotto. Tuttavia, la sua composizione multistrato ha sollevato preoccupazioni sulla sua riciclabilità. Vediamo come funziona il processo di riciclaggio del Tetra Pak in Italia e cosa possiamo fare per migliorare il recupero di questi materiali.

1. La Composizione del Tetra Pak e le sfide del riciclaggio

Il principale ostacolo al riciclaggio del Tetra Pak è la sua composizione multistrato, che richiede processi specifici per separare e recuperare i diversi materiali. Il cartone, che costituisce la maggior parte dell'imballaggio, è facilmente riciclabile. Tuttavia, la presenza di strati di polietilene e alluminio rendeva il processo di riciclaggio più complesso rispetto a quello di materiali monostrato, come il cartone o la plastica pura.

2. Come viene riciclato il Tetra Pak in Italia

In Italia, il riciclaggio del Tetra Pak è in crescita grazie agli investimenti in impianti specializzati e alla crescente consapevolezza dei consumatori sull'importanza del riciclaggio. Il processo di riciclaggio del Tetra Pak prevede diverse fasi:

  • Raccolta Differenziata: Il primo passo è la corretta raccolta differenziata. In molte città italiane, il Tetra Pak può essere smaltito insieme alla carta o alla plastica, a seconda delle disposizioni comunali. È importante verificare le indicazioni del proprio Comune per sapere in quale bidone conferire questi imballaggi.

  • Trasporto agli Impianti di Riciclaggio: Una volta raccolto, il Tetra Pak viene trasportato agli impianti di riciclaggio specializzati. Qui, gli imballaggi vengono separati da altri tipi di rifiuti e preparati per il trattamento.

  • Separazione dei Materiali: Negli impianti di riciclaggio, il Tetra Pak viene sottoposto a un processo chiamato "pulper", una sorta di lavaggio in acqua che separa le fibre di cellulosa dagli strati di plastica e alluminio. Le fibre di cellulosa recuperate vengono poi utilizzate per produrre nuovi prodotti in carta, come cartoni ondulati, tovaglioli e carta da stampa.

  • Recupero del Polietilene e dell'Alluminio: Gli strati di polietilene e alluminio separati durante il processo vengono successivamente trattati per il recupero. In Italia, esistono impianti in grado di trasformare il mix di polietilene e alluminio in nuovi materiali plastici o per la produzione di oggetti di uso quotidiano come panche, cestini e arredi urbani. In alcuni casi, l'alluminio viene recuperato separatamente attraverso processi più avanzati.

Tra i progetti più interessanti realizzati dalla "scomposizione" del Tetra Pack sicuramente c'è quello realizzato da Lucart. Nel 2010 infatti Lucart ha introdotto il progetto Natural, sviluppato insieme a Tetra Pak®, un'iniziativa di economia circolare che ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Questo progetto rappresenta un'innovazione nel riciclo dei cartoni per bevande, come quelli di Tetra Pak®, trasformandoli in carta di alta qualità.
Il processo produttivo utilizza tecnologie avanzate senza impiego di sostanze nocive per l’uomo e l’ambiente. Durante il riciclo, i cartoni vengono separati in cellulosa, polietilene e alluminio. Dalla cellulosa viene ricavato il Fiberpack®, una materia prima certificata EU Ecolabel e FSC Recycled, che garantisce prestazioni superiori per i prodotti in carta. Altri materiali, come l’alluminio e il polietilene, vengono trasformati in Al.Pe.®, impiegato per realizzare oggetti riciclati e riciclabili, come dispenser per carta e pallet per il trasporto. 

3. Iniziative e prospettive per il futuro

Negli ultimi anni, la riciclabilità del Tetra Pak in Italia ha visto notevoli miglioramenti grazie a iniziative congiunte di enti pubblici, aziende di gestione dei rifiuti e del consorzio COMIECO (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica) e Tetra Pak stessa. Sono stati sviluppati programmi educativi per sensibilizzare i cittadini sull'importanza del corretto smaltimento degli imballaggi e per promuovere il riciclo.

Inoltre, ci sono state innovazioni tecnologiche significative nei processi di separazione dei materiali, che hanno reso il riciclaggio del Tetra Pak più efficiente ed economico. Questi sviluppi hanno permesso di incrementare il tasso di riciclo del Tetra Pak in Italia, contribuendo a una gestione più sostenibile dei rifiuti.

4. Cosa possiamo fare noi

Come consumatori, possiamo fare la nostra parte per migliorare la riciclabilità del Tetra Pak:

  • Rispettare le Linee Guida del Comune: È fondamentale informarsi e seguire le indicazioni del proprio Comune per la raccolta differenziata. Alcuni Comuni richiedono che il Tetra Pak sia conferito con la carta, altri con la plastica. Seguire le istruzioni corrette garantisce che gli imballaggi finiscano nel giusto flusso di riciclo.

  • Schiacciare e Ridurre il Volume: Prima di gettare il Tetra Pak nel bidone, è consigliabile schiacciarlo per ridurre il volume e facilitare il processo di raccolta e trasporto.

  • Supportare Prodotti e Aziende Sostenibili: Quando possibile, scegliere prodotti confezionati in materiali facilmente riciclabili e supportare aziende che promuovono pratiche sostenibili può fare una grande differenza.

La riciclabilità del Tetra Pak in Italia è una realtà in continua evoluzione, grazie all'impegno delle istituzioni, delle aziende di gestione dei rifiuti e dei cittadini. Sebbene la composizione multistrato del Tetra Pak presenti delle sfide, i progressi tecnologici e le iniziative educative stanno rendendo il riciclaggio di questi imballaggi sempre più efficace. Ogni cittadino può contribuire a migliorare ulteriormente questo processo attraverso una corretta raccolta differenziata e scelte di consumo più consapevoli.

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