Nature Restoration Law

Nature Restoration Law

Approvato il testo della Nature Restoration Law, che prevede il ripristino del 20% degli ecosistemi degradati entro il 2030.
La legge sul ripristino della natura (Nature Restoration Law) è una normativa storica che mira a ripristinare la natura in tutta l'Unione europea a beneficio della biodiversità, del clima e delle persone. Si tratta della prima legge globale a livello continentale di questo tipo e stabilisce obiettivi vincolanti per il ripristino di ecosistemi, habitat e specie entro il 2030 e il 2050.

La legge prevede infatti il ripristino del 20 per cento degli ecosistemi naturali entro il 2030, con l’obiettivo a lungo termine di eliminare i sistemi naturali degradati prima del 2050.

La legge copre vari tipi di ecosistemi, come le zone umide, i fiumi, le foreste, le praterie, gli ecosistemi marini, gli ecosistemi urbani e le torbiere. Si occupa anche del declino degli insetti impollinatori, essenziali per la produzione alimentare e la salute degli ecosistemi.
La legge è stata approvata con uno stretto margine dal Parlamento europeo il 12 luglio 2023, dopo un acceso dibattito sulla gestione delle foreste e delle torbiere. È assurdo pensare che ci siano persone capaci di contrastare una legge come questa a protezione dell'umanità. Gli interessi economici non possono più essere l'unica ragione di scelta delle politiche dei Paesi. La legge richiederà agli Stati membri dell'UE di ripristinare le foreste, le zone umide, i fiumi, gli ecosistemi marini, le aree urbane e le torbiere che sono state degradate dallo sviluppo umano. 
Secondo le stime della Commissione europea, oltre l'80% degli habitat del continente è in "cattive condizioni" e il ripristino della natura può contribuire ad aumentare la biodiversità, limitare il riscaldamento globale, prevenire i disastri naturali e garantire la sicurezza alimentare.

La legge mira anche a invertire il declino delle popolazioni di impollinatori, come api e farfalle, entro il 2030. La legge è stata accolta con favore dai gruppi ambientalisti come una svolta per la conservazione e il ripristino della natura, ma deve anche affrontare le sfide di alcuni settori e parti interessate che temono il suo impatto economico e sociale.

La legge dovrà essere attuata in modo rapido ed efficace per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi e dimostrare la leadership dell'UE nei negoziati sul quadro globale della biodiversità nell'ambito della Convenzione sulla diversità biologica.
Ripristinando la natura, la legge migliorerà anche la fornitura di servizi ecosistemici, come la purificazione dell'acqua e dell'aria, il sequestro del carbonio, la protezione dalle inondazioni e l'impollinazione. 

Inoltre, la legge contribuirà a raggiungere gli obiettivi di mitigazione e adattamento al clima dell'UE e a rispettare gli impegni internazionali assunti nell'ambito della Convenzione sulla diversità biologica. La legge sosterrà anche la ripresa e la resilienza dell'economia e della società dell'UE dopo la pandemia COVID-19, creando posti di lavoro verdi e migliorando la salute e il benessere umano.


«La natura europea è in uno stato disastroso, ma questo voto dimostra che c’è ancora speranza di ripristinare ciò che è rimasto», dichiara Špela Bandelj, Biodiversity Project Manager di Greenpeace CEE. «Mentre un’altra ondata di calore senza precedenti attanaglia l’Europa, è chiaro che per sopravvivere al collasso climatico e garantire l’approvvigionamento alimentare dovremo avere la natura dalla nostra parte. Finora i governi e l’UE non sono stati in grado di provvedere. La legge sul ripristino della natura sarà un punto di riferimento per giudicare le azioni concrete che saranno messe in campo».

Se pur approvata con modifiche e con una scarsa maggioranza, oggi la Nature Restoration Law è passata. Il nostro compito, tutti insieme, è quello di contribuire ogni giorno al ripristino del nostro Pianeta e leggi come questa devono essere sostenute.

 

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